Il grande freddo - 26/02/2018

Giornali, televisioni ecc. ci mettono in guardia sull'arrivo di Burian, ma i nostri cavalli che rischi corrono? Cosa fare per loro?

Il cavallo è un animale che sopporta molto bene il freddo. In natura d'inverno ha un pelo folto e caldo e non soffre certo di problemi legati a raffreddamento corporeo, almeno alle nostre latitudini. Il pericolo invece è rappresentato dalla cattiva gestione. Prima di tutto bisogna ricordarsi di controllare più volte al giorno gli abbeveratoi; il rischio è che gelando non forniscono all'animale acqua sufficiente per potersi dissetare o peggio lo mettono in condizione di dover mangiare ghiaccio o neve che potrebbero dare origine a fenomeni colici "a frigore" con atonia intestinale,blocco della motilità ecc...

Altro rischio è rappresentato dalle possibili correnti di aria fredda che si possono verificare con una sconsiderata apertura di più porte nella scuderia investendo i cavalli magari sudati per il lavoro d'allenamento con correnti d'aria fredda foriere di bronchiti e malattie da raffreddamento.

In ultimo, ma non meno importante, il cattivo uso delle coperte e il calore all'interno delle scuderie. Il cavallo, soprattutto se tosato, viene protetto con più strati di coperte soprattutto di notte (perchè di notte fa più freddo); di notte invece nelle nostre scuderie il calore aumenta sia per la presenza degli animali, sia perchè nessuno continua ad entrare ed uscire aprendo le porte. Il "colpo di freddo" arriva la mattina quando si apre dappertutto per l'inizio dei lavori di scuderia e proprio in quel momento si prendono i cavalli, si legano ai due venti, via le coperte e subito una bella strigliata e spazzolata. Non dobbiamo essere certo noi a spiegare che questo è un comportamento essenzialmente più dettato dall'umanizzazione dell' animale che dal buon senso

Dott. P. Giongo

I primi parti - 05/03/2018

Siamo ormai a Marzo in piena stagione di nascite, ma il clima non collabora: fa freddo, nevica e tira vento.

Cosa fare per difendere i nostri cuccioli?
Direttamente sugli animali nulla. Non utilizziamo coperte né per la mamma né per il piccolo ostacolerebbero la poppata, potrebbero causare difficoltà per il puledro che rischia di rimanere intrappolato da sottopancia e cinghiette comunque andrebbero ad alterare i meccanismi di riconoscimento e propiocezione tra mamma e figlio.

Se il tempo è inclemente teniamoli piuttosto in scuderia, riparati da spifferi e sbalzi improvvisi di temperatura. Prestiamo attenzione agli abbeveratoi puliti e non gelati. Provvediamo ad una corretta alimentazione della mamma ricca soprattutto di buon fieno e appena finito “Burian”... fuori al sole a galoppare insieme.

Dott. P. Giongo